LE ESTERNALIZZAZIONI COLPISCONO IL SISTEMA BANCARIO…
Non solo Alitalia, Western Union o il call center di Acea e Roma Capitale. Ma anche BNL. Le esternalizzazioni dominano il mercato del lavoro e travolgono il sistema bancario !
Il governo Draghi potrebbe allargare il raggio d’azione della deroga al codice civile (art.2112) prevista per Alitalia, cancellando le tutele per i lavoratori nell’ambito della cessione dell’azienda o del ramo di azienda.
Alla Banca Nazionale del Lavoro la FABI è già sul piede di guerra per scongiurare l’uscita di 900 lavoratori dal perimetro aziendale dell’istituto di credito controllato dalla francese Bnp Paribas. In particolare il sindacato contesta la strategia di cessione di rami d’azienda che apre la porta a successive ristrutturazioni con dolorosi tagli al personale.
In Unicredit e Mps, invece, ci stiamo preparando ad un’ondata da almeno 5mila esuberi che saranno però volontari. È stata già ceduta Axepta, leader nel comparto dei sistemi di pagamento digitale, e si annunciano centinaia di esuberi, tagli di personale, chiusure di filiali e cessioni di rami d’azienda che interesseranno oltre 900 colleghi.
Negli ultimi anni sono stati imposti sacrifici enormi ai lavoratori, trascurando la clientela, sacrificando ambiti di business vitali e vendendo il patrimonio immobiliare, senza ottenere mai i risultati promessi !
Per la FABI le esternalizzazioni sono una strategia inaccettabile che in passato è stata adottata anche da Intesa Sanpaolo con la cessione di alcuni portafogli di credito o da Mps con l’esternalizzazione dei servizi di backoffice. O ancora da Unicredit che conferì nel 2014 crediti inesigibili a Do Bank con al seguito 635 lavoratori. Ex dipendenti Unicredit che Do Bank aveva intenzione di ridurre di almeno il 14%.
Ma ora le cose potrebbero cambiare se il governo Draghi amplierà la portata del provvedimento studiato per l’Alitalia che prevede la possibilità di trasferire rami d’azienda senza trasmettere anche tutti i correlati diritti dei lavoratori.
Diversa invece è la situazione delle paventate e per ora sospese, nozze fra Mps e Unicredit dove i 5-6mila esuberi, a carattere volontario, saranno gestiti con prepensionamenti utilizzando il fondo di solidarietà, ma il futuro è denso di incognite.
Diminuirà ancora il numero di addetti del settore bancario dopo che, in Italia, fra il 2010 e giugno 2021 sono state registrate 70mila uscite volontarie compensate solo in parte da 33mila ingressi under 35 finanziati dal fondo per l’occupazione e grazie al costante impegno della FABI. Una goccia nel mare rispetto ai 420mila dipendenti in meno in Europa e con 370 mila licenziamenti, che raccontano la drammaticità della crisi del nostro settore.
PUNTO E VIRGOLA
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